Fusione a cera persa, una tecnica antica ma ancora modernissima

Il processo di fusione di precisione a cera persa, oggi noto con il nome di microfusione, ha origini antiche e particolarmente legate al mondo dell’arte. Questa tecnica è stata utilizzata fin dall’antichità per realizzare opere in bronzo, oro e rame, per fondere sculture e gioielli preziosi.

La trasformazione dell’utilizzo della fusione a cera persa – ancora oggi impiegata per la creazione di opere artistiche – è avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, per rispondere alle richieste dell’industria aeronautica.

Da qui  i grandi progressi della fusione a cera persa in diversi settori industriali: dalla meccanica al biomedicale, l’automotive, il packaging e ovunque ci sia necessità di pezzi complessi in materiali performanti.

Dall’arte alla meccanica di precisione: l’evoluzione della fusione a cera persa nel tempo

La tecnica della fusione a cera persa con anima di argilla è molto antica: dall’Egitto alla Grecia e infine a Roma, sono tanti i capolavori di scultura bronzea – come i Bronzi di Riace – creati grazie al suo utilizzo.

Durante il Rinascimento – nel quadro del recupero di tutti gli aspetti della civiltà classica – i fonditori veneziani ripresero la tecnica della fusione a cera persa per la realizzazione delle Formelle delle porte bronzee del Battistero di Firenze.

Benvenuto Cellini – scultore e orafo italiano – descrisse nel suo “Trattato di Scultura” la tecnica utilizzata per la fusione del suo meraviglioso Perseo, un’impresa quasi epica di anni di faticoso lavoro.

Come lui stesso testimoniò, la tecnica della fusione del bronzo presentava innegabili vantaggi rispetto alla pietra: i soggetti sembravano più liberi nello spazio con risultati di maggiore naturalezza e vivacità.

Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale il processo di fusione a cera persa intraprese però una strada differente: la necessità di fornire componenti di precisione dalla geometria complessa all’industria militare favorì infatti il suo utilizzo nella tecnologia avanzata.

Furono gli odontotecnici a perfezionare il sistema, adattando il processo della fusione a cera persa alle nuove esigenze e sviluppando tecniche innovative per il rivestimento ceramico. Queste leghe trovarono – e trovano tuttora – applicazioni importanti anche in campo chirurgico, contribuendo notevolmente alla cura dei traumi ossei.

Quello della fusione a cera persa è un processo in continua evoluzione, dalla storia antica ma sempre attuale: l’arte continua infatti a beneficiare del suo utilizzo, così come l’oreficeria e il design, dimostrando la versatilità di una tecnica dalle origini remote ma dall’importanza permanente.

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